Da una sciarpa al potere delle limitazioni: il mio approccio alla progettazione dei workshop

Facilitazione

Qualche tempo fa, durante una giornata di shopping, mi sono imbattuta in una sciarpa con una frase che mi ha subito catturata: “Out of the Box”. Quel messaggio mi piaceva un sacco. Mi trasmetteva un senso di libertà, di pensiero differenziante, di creatività fuori dagli schemi.

Eppure, più la osservavo, più mi rendevo conto di una cosa: quella frase, così accattivante, rappresentava una direzione che tutti ormai conoscono. Pensare fuori dagli schemi è un mantra che sentiamo ovunque, ma ciò che davvero sfida e sorprende non è uscire dalla scatola, bensì guardare all’interno di essa con occhi nuovi.


Quella sciarpa mi ha portato a riflettere su come la vera innovazione nasca spesso non dalla rottura, ma dalla valorizzazione dei limiti che ci circondano. È qui che entra in gioco il concetto di “Think Inside the Box”, che ho scoperto leggendo il libro di Tim Nelson e Jim McGee. Questo approccio non solo ha risuonato profondamente con il mio modo di progettare workshop, ma lo ha anche affinato, mostrandomi che i vincoli non sono ostacoli, ma trampolini per la creatività.

Ecco come questi insegnamenti si riflettono nella mia esperienza.

 

Le limitazioni come motore della creatività

“Quando sai dove non puoi andare, diventa più chiaro dove dovresti dirigerti.”

Durante una riunione con un’azienda, dopo aver ascoltato le esigenze e i vincoli, il responsabile mi disse, quasi scusandosi:

“Dovremo fare le giornate in azienda. Non possiamo permetterci un’altra location.”

La mia risposta? Un sorriso e un sincero: “Grazie. Non sai quanto mi piacciono le limitazioni. Più ne abbiamo, più si accende la mia creatività!”

Proprio quel vincolo mi ha permesso di ideare attività che sfruttassero gli spazi aziendali in modo inedito, trasformandoli in risorse.

 

Valorizzare ciò che si ha già

“La vera innovazione non è cercare altrove, ma vedere ciò che hai sotto una nuova luce.”

Ogni azienda ha già in sé gli ingredienti per il cambiamento: spazi, risorse e persone. Il mio compito è mostrarle sotto una luce diversa. Ad esempio, un normale open space può diventare un luogo di co-creazione, mentre una sala riunioni si trasforma in un laboratorio di idee, dimostrando che non serve andare lontano per trovare soluzioni.

 

Innovare senza stravolgere

“Non è necessario rompere la scatola per vedere cosa c’è dentro.”

La progettazione di un workshop non richiede necessariamente grandi rivoluzioni. Il vero cambiamento avviene attraverso piccoli passi consapevoli e coerenti con la cultura aziendale. Nei miei workshop, l’innovazione si realizza attraverso attività che sfidano, ma al tempo stesso rispettano, l’identità del team.

 

Pensare in modo sistemico

“Ogni elemento di un sistema è connesso: per cambiare qualcosa, devi considerare tutto.”

Ogni workshop che progetto è costruito come un ecosistema. Nulla è lasciato al caso: ogni attività, ogni pausa, ogni interazione ha un ruolo nel creare un’esperienza fluida. Questo approccio sistemico garantisce che ogni partecipante esca con strumenti applicabili nel proprio lavoro quotidiano.

 

Adattarsi al cambiamento

L’equilibrio tra stabilità e flessibilità è il segreto del successo sostenibile.

Le aziende vivono in contesti mutevoli, e i workshop devono riflettere questa realtà. Per questo, ogni programma è strutturato con un equilibrio tra elementi stabili e spazi di flessibilità, per adattarsi a eventuali imprevisti e mantenere l’esperienza rilevante e dinamica.

 

Dentro la scatola c’è l’inaspettato

Alla fine, quella sciarpa non è rimasta lì, sullo scaffale. Pur significando altro l'ho comprata per il messaggio che ha innescato, portandomi a scoprire e interiorizzare un concetto molto potente: guardare dentro la scatola. Perché è lì, tra vincoli e risorse esistenti, che si nasconde il vero potenziale creativo.

Come afferma il libro che mi ha ispirata:

“Le risposte più potenti si trovano spesso proprio dove meno ti aspetti: dentro i confini.”


E così, ogni limite diventa una mappa da esplorare, ogni progetto un viaggio. Perché la creatività, quella vera, non nasce dall’assenza di confini, ma dalla capacità di esplorarli a fondo.

 

 

© Green Experience – Paola Valchera – info@green-experience.ch

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