Dal primo tuffo timoroso alla mia personale magia

About me, Experience

Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei trovato conforto – e persino gioia – immergendomi in acque gelide, probabilmente avrei riso di gusto. Io, che non mettevo piede in acqua se non in un contesto perfetto, con temperature da piscina riscaldata! Ricordo ancora i miei “tentativi” al fiume: più che bagni, erano micro-immersioni di dita dei piedi, accompagnate da urla che risuonavano tra gli alberi. Alcuni amici ancora ridono di quei momenti.

 

Ma ogni storia di trasformazione ha il suo incipit, e il mio è stato un giorno di febbraio. Era una di quelle giornate che promettono più gelo che ispirazione, eppure avevo deciso di partecipare a un evento sul Ceresio, incuriosita dall’idea di testare la respirazione Tummo, una tecnica che promette di bypassare la mente e sfidare i limiti del corpo.

 

Quel giorno, circondata da altre persone determinate, sono riuscita ad immergermi. Era un successo, certo, ma mi chiedevo se fosse merito della forza del gruppo. Così, il giorno successivo, ho deciso di mettere alla prova me stessa, da sola, nel lago Maggiore, che sarebbe poi diventato il mio rifugio preferito.

 

La preparazione con la respirazione Tummo, la calma dell’acqua, e quel momento di sospensione prima di entrare: tutto sembrava orchestrato per sfidare un mio grande limite. Quando mi sono immersa, è stato come aprire una porta verso un mondo nuovo. Non era solo freddo: era trasformazione, una sensazione di forza e leggerezza insieme. Era come se il lago avesse sussurrato: “Ora sai di cosa sei capace.”

 

Da quel giorno, i bagni sono diventati un rito personale. Non un atto goliardico – anche se i miei amici adorano raccontare le loro “processioni” invernali per vedermi entrare in acqua con il sorriso! No, per me è molto di più: è un incontro con me stessa, un momento di chiarezza e radicamento.

 

Durante l’immersione, il mio corpo si attiva: la noradrenalina si fa sentire, aumentando il ritmo cardiaco, riscaldandomi dall’interno e preparandomi ad affrontare qualunque cosa. Poi arriva la dopamina, una scarica di euforia che mi accompagna per ore dopo il bagno. E, con la costanza, ho scoperto che persino le endorfine – gli ormoni del benessere – diventano più presenti nella mia vita quotidiana.

 

Ma non è solo chimica: è magia. Il lago, calmo e ampio, è il mio specchio, il mio alleato. Mi insegna che i limiti sono solo illusioni, che con il giusto respiro, la giusta concentrazione, possiamo trasformare ogni sfida in un’opportunità.

 

Tre anni dopo, questi bagni non sono solo un rituale: sono un potente allenamento per la mente e per lo spirito. Mi hanno insegnato a rallentare, a respirare e ad andare oltre. E ogni volta che entro in acqua, è come se il lago mi regalasse ali invisibili: non per fuggire, ma per volare più alto nella vita di tutti i giorni.

 

Forse è per questo che amo condividere questa esperienza: non è solo un bagno in acqua fredda, è un’immersione nel potenziale che ognuno di noi porta dentro di sé. E chissà, magari il prossimo tuffo potrebbe essere il tuo.

 

 

© Green Experience – Paola Valchera – info@green-experience.ch

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