Dalla sala yoga alla sala riunioni

Facilitazione

Come l'ascolto attivo cambia il gioco

 

Nella mia esperienza, il ponte tra la sala yoga e la sala riunioni è più solido e rilevante di quanto possa sembrare a prima vista. Come maestra di yoga e facilitatrice, ho scoperto che le tecniche di ascolto e consapevolezza, fondamentali nella pratica dello yoga, trovano una perfetta applicazione nella facilitazione aziendale. È in questo spazio condiviso che il vero potenziale delle persone e delle organizzazioni può emergere, trasformando il modo in cui lavoriamo e collaboriamo.

 

L'importanza dell'ascolto attivo

 

Nella pratica dello yoga, l'ascolto è un atto profondo che va oltre il semplice udire. Si tratta di sintonizzarsi su se stessi, di essere presenti nel momento e di ascoltare il proprio corpo e la propria mente con attenzione. Questo stesso principio è al cuore della facilitazione aziendale. Creare spazi di dialogo aperto e sincero all'interno delle aziende è cruciale per permettere alle persone di esprimersi senza paura, di condividere idee, dubbi, e soluzioni in un ambiente di fiducia reciproca.

Quando le persone si sentono ascoltate, si aprono nuove possibilità. Le barriere si abbassano, le idee fluiscono più liberamente, e la collaborazione diventa più autentica. Questo non solo migliora il clima aziendale, ma ha un impatto diretto sulla qualità dei progetti e sulla produttività complessiva.

 

Dal mio scetticismo allo yoga e alla facilitazione

 

Devo ammettere che ero la prima a essere scettica riguardo allo yoga. Mi sembrava una pratica distante, forse troppo spirituale per il mio modo di vedere le cose. Tuttavia, ho deciso di darle una possibilità, e ciò che ho scoperto ha trasformato profondamente la mia vita. Lo yoga mi ha aperto la porta a una nuova comprensione di me stessa, del mio corpo e della mia mente, offrendomi strumenti preziosi per affrontare le sfide quotidiane con una nuova prospettiva.

Ho notato che lo stesso scetticismo si manifesta spesso anche nei confronti della facilitazione in azienda. Molti vedono questa pratica come qualcosa di "troppo open" o non adatta ai contesti aziendali. Eppure, proprio come lo yoga, la facilitazione merita di essere provata. Quando si concede a questa pratica la possibilità di entrare nel contesto aziendale, si scoprono nuove vie per la comunicazione, la collaborazione e l'innovazione.

 

Facilitazione: una continuazione naturale della pratica dello yoga

 

Facilitare nelle aziende, per me, è una naturale estensione di ciò che faccio come maestra di yoga. Nello yoga, guido le persone attraverso un processo di scoperta interiore e di ascolto del proprio corpo e della propria mente. Nella facilitazione, guido i gruppi attraverso un processo simile di ascolto collettivo, dove ogni voce è importante e ogni contributo viene valorizzato.

Il mio approccio alla facilitazione si basa sull'aprire spazi sicuri dove tutti possano esprimersi liberamente, senza giudizio. Questo processo permette non solo di affrontare le sfide aziendali con maggiore creatività, ma anche di rafforzare i legami all'interno del team. Quando un gruppo si sente veramente ascoltato, i progetti non solo decollano, ma si trasformano in qualcosa di più grande, riflettendo la sinergia e l'energia collettiva del team.

 

Creare valore attraverso l'ascolto

 

L'ascolto attivo è un catalizzatore di valore. È il punto di partenza per qualsiasi cambiamento positivo all'interno di un'azienda. Che si tratti di risolvere un problema complesso, di innovare un prodotto o di migliorare il benessere organizzativo, tutto inizia con l'ascolto. Ed è proprio questa pratica che ho portato con me dalla sala yoga alle sale riunioni, con risultati che parlano da soli.

Quando un'azienda decide di investire nell'ascolto, non sta solo investendo nel benessere dei suoi dipendenti, ma anche nel proprio successo a lungo termine. È qui che il mio doppio ruolo di maestra di yoga e facilitatrice trova la sua massima espressione: nell'aiutare le persone e le organizzazioni a connettersi, a crescere e a prosperare insieme.

 

Conclusione

 

La transizione dalla sala yoga alle sale riunioni non è mai stata così fluida e potente. Le competenze che ho sviluppato nel guidare le persone verso un ascolto profondo e consapevole nello yoga si traducono direttamente nel mio approccio alla facilitazione aziendale. Il risultato? Un ambiente di lavoro più aperto, collaborativo e produttivo, dove le idee possono fiorire e le persone possono esprimere tutto il loro potenziale.

In definitiva, facilitare è per me un modo per portare i benefici della pratica yogica in un contesto aziendale, creando valore non solo per le persone, ma anche per le aziende e i progetti che esse portano avanti. L'ascolto attivo non è una tecnica: è una filosofia che cambia il gioco e che, quando applicata con attenzione e cura, fa la differenza.

Proprio come lo yoga ha trasformato la mia vita, superando il mio iniziale scetticismo, così la facilitazione può aprire nuove possibilità nelle aziende, portando risultati sorprendenti e duraturi.

 

 

© Green Experience – Paola Valchera – info@green-experience.ch

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